Nel gennaio del 2006 Vinicio Capossela pubblicava Ovunque proteggi, uno dei suoi album più amati e un passaggio fondamentale per la musica italiana del nuovo millennio. Giovanni Ansaldo narra la genesi unica e spericolata del disco attraverso una ricostruzione appassionante che procede canzone dopo canzone ed è arricchita da interviste a Capossela e ai suoi collaboratori. Soffermandosi sulla produzione musicale molto originale dei brani, le sfide e i compagni di viaggio incontrati durante la registrazione, il racconto offre uno sguardo intimo e concreto sulla creazione di un'opera nata in un periodo cruciale della vita del cantautore. Dopo Canzoni a manovella, Capossela si abbandonò a uno "spazio aperto, uno spazio per l'imprevisto e l'avventura", partendo senza una meta precisa ma convinto di trovarla lungo il cammino.
Questo libro è anche un viaggio personale sulle orme di quell'album picaresco e vagabondo. Ansaldo cerca le tracce di Ovunque proteggi nei luoghi che lo hanno ispirato e in cui è stato registrato, accompagnandoci in territori che uniscono il sacro e il profano. Dai carnevali della Barbagia alle notti gelide di Mosca, dalla processione del Gioia a Scicli alla potenza tragica del mare, scopriamo come tradizioni popolari, miti ancestrali e incontri inattesi abbiano influenzato profondamente la musica e i testi di Capossela, producendo una magia che, a vent'anni di distanza, non smette di incantarci.