Quando viene sganciata la bomba atomica su Hiroshima, Hara Tamiki si trova a un chilometro dall'epicentro. Miracolosamente sopravvive. È stato l'unico scrittore a raccontare l'esperienza atomica prima, durante e dopo. Tre racconti dove i fiori di ciliegio bruciano come la pelle della gente che scappa. Una foto scattata un attimo prima del disastro, un dipinto muto della città che non c'è più e una pellicola tra le ferite radioattive. Il contrasto tra la poesia della prosa orientale e la devastazione. Hara Tamiki ci mostra quello che nemmeno i filmati d'epoca hanno saputo raccontare. Con una prefazione del premio Nobel per la Letteratura Kenzaburo Oe.