Storie di luoghi della follia, storie di uomini che in quei luoghi hanno vissuto e operato per anni, con l'obiettivo di affrontare quotidianamente malati mentali gravi in un rapporto di psicoterapia. A partire dai primi decenni del Novecento, direttori illuminati provarono a organizzare l'attività clinica di questi luoghi di cura, per rendere possibile lo svolgersi della psicoterapia, sia individuale che di gruppo. Il volume racconta le vicende e il coraggio di questi medici, spesso derisi e stigmatizzati come visionari e imprudenti, che iniziarono a confrontarsi con la solitudine dello psicotico, con coraggio e umanità. Ad accomunarli, un'unica sfida: la ribellione alle condizioni patologiche dei pazienti, l'intenzione di conoscere e comprendere la loro realtà interiore, la loro mente alterata, per curarne la sofferenza, contro la rassegnazione custodialistica della psichiatria imperante. Comune era la nuova volontà di trovare un metodo per rapportarsi e intaccare il mondo autistico e delirante del paziente. Dal Burghölzli, storico ospedale psichiatrico universitario di Zurigo, diretto da Bleuler, alle esperienze a impostazione fenomenologica, dalle cliniche americane Menninger e Chestnut Lodge, alle esperienze in Francia, la ricostruzione comprende il lavoro di Ferdinando Barison a Padova e di Fabrizio Napolitani e Massimo Fagioli alla clinica Bellevue di Binswanger e a Roma, per arrivare alle attuali prospettive teoriche e cliniche di una psicoterapia delle psicosi.
Gli autori
Mariapia Albrizio, Maria Chiara Aliquò, Andrea Cantini, Viviana Censi, Michol Consolazione, Antonino Corallo, Claudia Cristofari, Gianfranco De Simone, Paolo Fiori Nastro, Beniamino Gigli, Vanina Migliorini, Franco Montebovi, Mario Palermo, Andrea Piazzi, Pieritalo Pompili, Emanuela Popoli, Miriam Scarciglia, Henry Luca Stefani, Ester Stocco.