Protagonista di questo romanzo di Andrea Gianinazzi, il professor Limandri, è una ¿gura particolarmente interessante. Anti-eroe per vocazione naturale e per la scelta di coltivare i propri studi in una ovattata e beata solitudine, rimane collocato al margine di un contesto storico e sociale in cui l'impegno e la partecipazione sono sovente le maschere tragiche di malcelati e torbidi interessi. L'indifferenza del personaggio è in realtà soltanto apparente. Egli nasconde in sé molte virtù che sonnecchiano in uno stato letargico. Il professore si trova, suo malgrado, coinvolto in una complicata avventura per la cui soluzione dovrà af¿darsi in parte ad alcune sue inattese qualità e in parte a eventualità fortuite. Il confuso intreccio, in cui egli proverà a districarsi, rappresenta senza dubbio il cuore del romanzo e si dipana lentamente quasi in forma di scioglimento di più enigmi. Trama avvincente e coinvolgente, eppure, ciò che forse sorprende di più, è proprio la partecipazione alla vicenda dello stesso professore. Poiché questa "storia nella storia" è una sorta di percorso iniziatico, un viaggio in una dimensione diversa e sconosciuta, un processo di rinnovamento di sé che conduce, attraverso l'adozione di prospettive diverse, a un atteggiamento nuovo nei propri confronti e della vita in generale.