La tragedia del sequestro di Aldo Moro, che costituisce l'acido inizio è stata rigorosamente ricomposta per ultima. Era il 1978, la protagonista, Tilla Mellari, ha quindici anni quando incappa nella fatwa contro il comunismo. Nel clou della guerra fredda, Tilla aveva sconsideratamente fatto coming out. Si davano tutte le colpe ai rossi e questo fa nascere in lei il daimon dell'inchiesta. Chi era stato veramente a sequestrare il Primo Ministro, facile dire le brigate rosse. Come si chiamavano, di chi erano figli, quando erano nati, dove vivevano i terroristi? Il demone dell'inchiesta, come un delfino sott'acqua, lavora per tutto il romanzo, che così procede, con lenta nostalgia, con leggera ironia, con accesa indignazione, dalla tragedia iniziale, fino all "barzelletta" finale.