La pandemia in corso si può definire una corsa verso l'ignoto. In pochi mesi sono cambiati i comportamenti della vita quotidiana, il sistema delle relazioni sociali e le sfere affettive ma anche il senso e il ruolo dello Stato, l'idea di sanità, le visioni culturali e ambientali, le dinamiche di funzionamento della società e dell'economia. La pandemia non è però solo una parentesi ma una transizione, del tutto anomala, che ha bisogno di una navigazione guidata da mappe e idee nuove. Le proposte di questo breve libro si concentrano su due temi centrali. Il primo è costituito dalla necessità di vedere in modo nuovo il debito pubblico, forse il solo strumento capace di garantire il reddito universale e la spesa pubblica indispensabili non solo per gli investimenti strutturali volti alla ripresa dell'economia ma anche come ammortizzatore sociale. Il secondo è una radicale riforma fiscale che colpisca i nuovi modi di produzione dei redditi e della ricchezza immateriali e operi da efficace strumento di redistribuzione. Senza debito e senza riforma fiscale sarà molto difficile evitare la trasformazione della rabbia di chi sarà colpito dalla crisi incipiente in forme di odio collettivo, destinate a travolgere le democrazie.
Alessandro Volpi
Docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Universita` di Pisa. Ha insegnato presso numerosi Master e corsi di perfezionamento in varie sedi universitarie italiane ed e` autore di numerose pubblicazioni e articoli sulle tematiche della storia economica e dell'economia contemporanee. Collabora con il mensile Altreconomia e con il quotidiano Il Tirreno. E` stato sindaco di Massa dal 2013 al 2018. Ha scritto "Mappamondo postglobale" (Altreconomia, 2008), "Una crisi tante crisi" (Pacini, 2009), "Sommersi dal debito" (Altreconomia, 2011), "La globalizzazione dalla culla alla crisi" (Altreconomia, 2013), "Fare gli Italiani, a loro insaputa. Musica e politica dal Risorgimento al Sessantotto" (Pacini, 2017).
Cura ogni mese per Altreconomia la rubrica "Il dizionario economico dell'ingnoto".